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1789: SOGNO DI LIBERTA'

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Romanzo storico per ragazzi. La vicenda personale di Jacob, un contadino di 13 anni, e di Philippe, un giovane aristocratico, si intreccia con i grandi eventi della Rivoluzione francese.

TRAMA

“1789: sogno di libertà” è un romanzo storico e di avventura per ragazzi ambientato nei primi mesi della rivoluzione francese, da aprile ad agosto. I luoghi sono un villaggio di campagna, Versailles che è la sede della riunione degli Stati generali, e Parigi. La vicenda è narrata da due punti di vista principali, quello di un ragazzo di 13 anni, Jacob, e quello di Pierre, avvocato, eletto come rappresentante del Terzo Stato.

Jacob è figlio di un contadino benestante ed è un ragazzo che per sensibilità e intelligenza si discosta dal suo ambiente. L' amicizia con Pierre lo aiuta a trovare una sua identità in un mondo in cui si sente emarginato. Mentre la Storia sta per mettere in atto un grande cambiamento, lui si ritrova a combattere la sua piccola battaglia. Vessato, come succede da secoli ai suoi pari, da un giovane presuntuoso aristocratico che ha tutti i diritti laddove lui ha solo il dovere dell’obbedienza, cerca disperatamente di salvare la sua dignità. E, in un modo un po' rocambolesco, ci riesce.

La sua piccola vicenda è in qualche modo la metafora della rivoluzione che lancia i suoi primi segnali.

La battaglia di Jacob è anche l’eterna battaglia delle vittime contro gli oppressori, che possono assumere ai giorni nostri la denominazione di bulli. Per questo motivo una vicenda ambientata in un periodo così lontano può tuttavia toccare la sensibilità dei giovani contemporanei; se cambiano le modalità, rimane pressoché intatta la sostanza del problema.

Pierre, che per Jacob è un punto di riferimento molto importante, è la voce narrante cui è assegnato il compito di raccontare la Storia. Anche lui tuttavia è un individuo in preda ai suoi conflitti e ai limiti della sua epoca. La battaglia politica si intreccia con la presa di coscienza di una diversa concezione della donna e dell’'amore.

La Storia, l’amicizia, l’amore, gli animali sono i temi centrali della narrazione. Lo scenario storico, studiato nei minimi particolari e costruito con estrema attenzione alla verosimiglianza, interagisce attivamente con le vicende dei personaggi.

 

IL LIBRO E LA SUA STORIA

 “1789 sogno di libertà” è il mio primo romanzo e ricordo ancora l’emozione che provai quando l’editore mi rispose dichiarando il suo interesse.

Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel  1995 dalla casa Editrice Tredieci  con buoni risultati.

Nell’attuale edizione, illustrata da Amneris Vigarani, il romanzo è reperibile in tutti i siti on line sia come ebook che come cartaceo on demand. Su richiesta viene cioè stampato e inviato in tempi brevi all’acquirente.

 

ASSAGGI

 Jacob diede un'ultima rassettata al pavimento della stalla, poi si avvicinò a Josephine.

-Ti ho dato il fieno migliore- disse accarezzando il muso bianco a chiazze marroncine della mucca. Josephine lo guardò con gli occhini languidi.

- Andiamo Sancho.

Una matassa di pelo bianco si sgrovigliò, e un cane enorme dallo sguardo espressivo si eresse in tutta la sua imponenza. Seguì il suo padrone fuori dalla stalla, scodinzolando.

 

Quando furono vicini, Philippe puntò su Jacob i grandi occhi azzurri, freddi come il ghiaccio.

-Cosa ci fai tu nella mia foresta?- chiese guardandolo dall'alto in basso. Si fa per dire, perché in realtà Jacob lo superava di almeno una spanna d'altezza.

-Questa non è la vostra foresta!

 

Erano già tutti presenti. Ma i ragazzi non erano soli. Su un cavallo nero corvino, una ragazza li osservava con un'espressione indifferente. Con un leggero palpito del cuore Jacob la riconobbe: era Eleonore, la sorella di Philippe. Aveva gli occhi dello stesso azzurro di quelli del fratello.

 

 I due si lanciarono a terra, in una lotta furiosa. Le loro forze erano pari, tanto da rendere assai incerto l'esito del combattimento. D'un tratto, Jacob udì un guaito penoso. Cercò con gli occhi Sancho e si accorse che era ferito. Si alzò e si liberò del suo avversario. Ma Philippe gli fu subito addosso e lui non poté proseguire.

-Mi arrendo- disse. –Purché ordiniate ai vostri uomini di lasciare andare Sancho.

Philippe, tutto sudato e impolverato, lo guardò in modo strano.

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