PATRIZIA MARZOCCHI
IL LADRO DI CELLULARI
Romanzo giallo per ragazzi. Tre furti di cellulari nella sua scuola e un misterioso autore di mail irriverenti sconvolgono la vita di Giulia che si riscopre investigatrice assieme ai due amici del cuore.
TRAMA
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Un avvenimento molto grave ha sconvolto la vita famigliare di Giulia, ma lei finge che nulla sia successo perché il dolore sarebbe troppo grande. Proprio in questo momento irrompono nella sua vita due misteri che la costringono all'azione. A scuola, forse tra i suoi compagni di classe, si nasconde un ladro di cellulari e nella sua posta elettronica compare un anonimo che la insulta ma anche la intriga perché è un tipo di straordinaria intelligenza. Insieme al suo amico Giacomo, che è convinto di essere un grande investigatore, e alla sua amica Marianna, Giulia porta avanti le indagini sui furti: la soluzione sarà davvero sconvolgente. Con un po' di pazienza e di buone letture riuscirà anche a dare un nome all'anonimo virtuale. L'amicizia, l'umorismo, la curiosità, l'affetto, forse l'amore: ecco le chiavi che permettono a Giulia di trovare alla fine la sua strada.
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IL LIBRO E LA SUA STORIA
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Un giorno trovai la scuola in cui lavoravo in subbuglio: erano stati rubati dei cellulari. Fu aperta un'indagine e alla fine i responsabili resero piena confessione, ammettendo anche di avere sepolto la refurtiva al cimitero(!).
L'episodio mi diede l'idea di questo romanzo, la cui conclusione è però molto diversa da quella del fatto reale. Credo sia davvero imprevedibile.
Il libro è stato pubblicato nel 2004 da Mursia scuola (Mondadori Education) con risultati molto buoni. Nell’attuale edizione il romanzo, illustrato da Amneris Vigarani, è reperibile in tutti i siti on line sia come ebook che come cartaceo on demand. Su richiesta viene cioè stampato e inviato in tempi brevi all’acquirente.
ASSAGGI
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Cara Giulia dai capelli color pece,
ho sempre pensato che il tuo aspetto fosse un po' strano, per non dire inquietante: sembri un fantasma, così malinconica, con quegli occhioni neri spalancati nel visetto smilzo. Per non parlare dei capelli dritti come fusi. Fra me e me ti chiamo fantasmina: finalmente ho l'occasione di dirtelo.
Ciao, Edward
Caro vigliacco anonimo,
se tu fossi uno con un po' di fegato mi avresti detto quello che pensavi guardandomi negli occhi. Ma, visto che sei solo un piccolo pusillanime senza colonna vertebrale, hai dovuto aspettare di nasconderti dietro l'anonimato. Puoi tranquillamente fare a meno di scrivermi ancora. Non sentirò la tua mancanza.
Giulia che ha i capelli color della pece e il coraggio di firmarsi con il proprio nome.